Ragusa Marathon – Viaggio in un altro mondo e un altro tempo

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Sono trascorsi  3 anni , ma è come fosse stato ieri.

Situata nella favolosa Sicilia, Ragusa Ibla, una città Patrimonio dell’Unesco, con i suoi palazzi, chiese e vie, dove il tempo sembra si sia fermato.
Una Meraviglia.

In amicizia, ci aspettano la Ragusa Marathon e la StraRagusa, con a capo Guglielmo, organizzatore e condottiero di lunga esperienza.

Volo, atteraggio e partenza da Catania, al cospetto di un’Etna, che sotto una coperta di neve sembra dormire ed essere innocuo.
Transfer, soggiorno e il mangiare sono ormai collaudati, andiamo sul sicuro, niente al caso, tutto organizzato.

Visita alla città di Ragusa, Ragusa Ibla ed Agrigento e alla famosissima  – Patrimonio dell’Unesco – Valle dei Templi, a Gela, al mare blu di Marina di Ragusa, al cioccolato di Modica, Siracusa e suoi Pupi, Noto, le mandorle, le arance e i limoni.
In poche parole, una Meraviglia….

Ma oltre ad esser visitatori siamo anche qui per il nostro servizio di Pacemaker e allora ritrovo, ritiro pettorali, pizza in compagnia, preparativi, e tac ….domenica mattina.
Giornata anomala, il tempo vuole farci un cattivo scherzo, ma i mille partecipanti della manifestazione nemmeno si accorgono che potrà piovere o fare freddo.

Due corse, due gruppi di Pacemaker, la Maratona capitanata e gestita da Roberto, la Mezza Maratona da Orazio, niente al caso, saluti e abbracci, riunioni tecniche, preparativi, foto.
Alle 8.00 nella parte alta della città, dove si può dominare anche l’orizzonte, start della Regina, seguita alla 9.45 dalla Straragusa.
Percorso immerso nelle campagne dell’altopiano Ragusano, per quasi 25 km, poi incontriamo gli atleti della Mezza Maratona, e assieme andiamo fino all’arrivo.

Ci dirigiamo verso Ovest, nella zona storica delle fabbriche e miniere, e raggiungiamo il punto più alto della giornata, poi una discesa verso la città; iniziano i ponti e i panorami a strapiombo del circondario, dove l’azzurro del mare si mescola con l’azzurro e grigio del cielo; il verde del prati mescolato dalle abitazioni rurali divide questo incredibile orizzonte.

Risaliamo  in una città tirata a festa, è Campionato Nazionale dei Vigili del Fuoco di Maratona, e in centro notiamo ancora di più lo schieramento di uomini e mezzi a tifare tutti, ma in particolare i loro colleghi atleti.

Piove, ma chi se ne frega, il gruppo va e gli atleti sono concentrati sulla loro prestazione come non mai, svoltiamo a sinistra e come d’incanto, tac…. eccola lì…

Ragusa Ibla

E’ lì, basta prenderla,
è lì e non si muove,
quel cocuzzolo pieno di storia, di monumenti e palazzi, che solo gli occhi possono descrivere;
è lì, “vienimi a prendere” ti dice,
“sono qua, cosa aspetti?”

E allora, giù a capofitto in un discesa di marmo e pietre storiche bagnate fino all’inverosimile,
il traguardo è lì, mancano pochi km, quasi niente,
nessuno sente la fatica, il freddo, la pioggia, l’adrenalina è alle stelle.

Entriamo dalla porta principale di piazza della Repubblica, percorriamo tutto il centro storico, sbuchiamo nella piazza del Duomo, che rimane impassibile alle nostre spalle come a proteggerci, e ci involiamo verso lo striscione finale.

Tutti sappiamo che ad attenderci non ci sono solo i nostri cari e parenti , una bellissima medaglia, i volontari, ma una fantastica ricotta calda calda sfornata al momento.
Ci siamo, che gioia, che  spettacolo, è stato così bello desiderarti.

Ragusa Marathon, che quasi quasi torniamo indietro, non vogliamo che finisca, ci sei mancata da troppo tempo.

L’aria è ricca di gioia, di sorrisi, di emozioni, di soddisfazioni, di sguardi felici e occhi sgranati.
Facciamo le foto con compagni e gli amici anche di giornata, stacchiamo il chip, ritiriamo la nostra borsa, aspettiamo Mariella per festeggiare con lei le sue 150 imprese sulle lunghe distanze, e poi via a farsi la una doccia calda.

Scende la sera, i volontari dismettono le attrezzature, si spengono le luci, cala definitivamente il sipario, ma una riflessione è doverosa.
Cara Ragusa Marathon, ci sei riuscita ancora a colpirci al cuore, ci mancherai ma….
te lo promettiamo

Torneremo, torneremo….
mancano solo poco più di 11 mesi….

Roberto

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